Sono nato a Luino, una città del Lago Maggiore, dove tutt'ora vivo. 
Il mio primo contatto con la macchina fotografica l’ho avuto durante il servizio militare.

Volevo documentare l'esperienza che stavo vivendo: il fascino delle montagne, la vita in caserma, gli amici. Ma come fare? Certo che la memoria un giorno mi avrebbe tradito, ho deciso di acquistare una di quelle macchine pocket che stavano in un taschino: la marca era Agfa, il modello agfamatic 1000. Dopo tanti anni quelle foto ormai ingiallite dal tempo hanno ancora la forza di  trasmettermi emozioni.
Una volta a casa ho continuato a fotografare con la macchina di mio padre: una Zenith sovietica. Con i primi stipendi ho comprato la mitica Olympus OM-1 e in seguito la Minolta. Inevitabile il passaggio  al digitale, prima con la Konica Minolta 5D, la Canon 7D ora la Canon 5D Mark IV e la piccola ma ottima Sony Rx100m5a per le mie escursioni in montagna

 

Fotografo innanzitutto per me e tutto cio’ che in quel momento mi suscita una emozione: puo’ essere un paesaggio, un fiore, un volto , un particolare che magari allo sguardo dei più è sfuggito ma che fa parte anche lui della realtà, una realtà che mi appassiona e mi interroga ed è forse per questo che la voglio catturare, fermare  anche se è già destinata per l’eterntà segno di altro.

 

"Il fotografo è un uomo alla ricerca della verità.

L'amore nei confronti dell'uomo è la cosa più importante, solo se c'è amore la fotografia può progredire, per qualsiasi cosa, anche la fotografia, è per gli esseri umani. Non possono esistere esseri umani senza amore e non può esistere fotografia senza gli esseri umani."

 

                                ARA GULER

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